Perchè aprire un'azienda in romania - Simona Sepio

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Vediamo quali sono i 5 buoni motivi per fare affari in Romania.


1) Prossimità geografica
Come sappiamo gli italiani sono generalmente molto legati alla loro terra e, anche quando decidono di lasciarla, tengono in considerazione la distanza del Paese prescelto dalla Penisola. In questo senso raggiungere la Romania è veloce (circa 2 ore di volo da Roma a Bucarest) ed economico (è molto semplice, prenotando in anticipo, trovare voli di andata e ritorno ad un prezzo inferiore ai 100 euro).

2) Basso costo della vita
Mentre in Italia è complicato riuscire ad arrivare alla fine del mese con uno stipendio di 1000 euro, in Romania è possibile vivere dignitosamente con tale cifra. Attenzione però, perché se per affittare un bilocale nel centro di Bucarest sono sufficienti meno di 250 euro, ci sono altre spese che hanno costi più simili a quelli italiani. Il costo dei generi alimentari di prima necessità, ad esempio, non differisce poi tanto da quelli italiani così come il costo di prodotti di elettronica o degli elettrodomestici che risultano molto elevati rispetto allo stipendio medio, che non supera i 500 euro al mese. Infine si rileva che le uniche posizioni lavorative per stranieri che offrono una retribuzione sensibilmente superiore alla media sono quelle presso società multinazionali.

3) Tassazione sulle imprese contenuta
Oltre 30mila unità. Questo è il numero delle imprese italiane operanti in Romania, una cifra davvero considerevole dovuta anche alla presenza di corposi incentivi che hanno convinto gli imprenditori nostrani a recarsi in massa nel Paese dell’Europa dell’Est. Fra questi vi è senza dubbio una tassazione contenuta con una flat tax al 16% oltre alle interessantissime agevolazioni vigenti per le micro-imprese. Le piccole aziende con fatturato inferiore a un milione di euro sono soggette ad aliquota fiscale pari all’1% se l’impresa ha almeno un dipendente, oppure ad aliquota pari al 3% se essa non ha alcun dipendente. Dal 2018 tale imposta è inoltre applicabile anche alle Pmi operanti in settori precedentemente esclusi dall’agevolazione fra cui bancario-assicurativo, gambling, estrazione di petrolio e gas naturale, hospitality, consulenza e food&beverage.

4) Buona attitudine nei confronti degli stranieri
In generale i cittadini romeni dimostrano un atteggiamento positivo e caloroso nei confronti degli stranieri, soprattutto se si tratta di migranti italiani anche perché oltre 1,5 milioni di romeni lavorano e vivono nel Belpaese ed i legami fra i due popoli sono quindi piuttosto radicati. Inoltre la discreta conoscenza delle lingue straniere (anche dell’italiano) e la progressiva occidentalizzazione della cultura locale aiuta i nostri connazionali a non subire uno shock culturale appena giunti sul territorio romeno.

5) Facilità nel fare impresa
Aprire un’azienda in Romania è abbastanza semplice e relativamente poco oneroso: sono sufficienti circa 1.500 euro per registrarsi come Srl ( Se si e’ stranieri, e’ obbligatoria la figura della traduttrice legalizzata, statuto in bilingue, ed e’ consigliabile commercialista che sappia lingua italiana, oltre ad un consulente https://multiconsulenta.ro/ che vi segua su tutto l’iter burocratico, a partire dalla ricerca della residenza fiscale costo escluso dall’apertura della societa’ ma condizione fondamentale per far impresa in Romania) e versare la quota di capitale minimo necessaria (100 euro). Nel giro di circa 30 giorni, se non si verificano intralci con l’ottenimento di specifici permessi, che variano in base all’attività che si intende avviare, si potrà quindi iniziare a lavorare. Inoltre si ricorda che il costo della manodopera romena è circa ¼ rispetto a quello della manodopera italiana, un fattore chiave per moltissimi imprenditori che scelgono di investire in Romania.
In conclusione comunque la Romania può costituire un’opportunità per tutte le tipologie di expat italiani ed in particolare per quegli imprenditori che cercano un Paese economico ed ospitale da cui partire alla conquista dei mercati dell’Europa orientale.
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